Una valle di natura, storia e tradizione
La Val Castoriana, conosciuta anche come Val Campiana, è un angolo segreto e prezioso dell’Umbria, situato tra Norcia e Preci, con al centro l’antico borgo di Campi. Questo territorio incantato, dove il tempo sembra rallentare, custodisce una cultura agricola e gastronomica profondamente radicata, fatta di gesti antichi, di rispetto per la terra e di sapori autentici. Ma quali sono i sapori più autentici di questa zona? Andiamo a scoprirlo, ma vi anticipiamo il seguente elenco:

- salumi, una storia secolare
- legumi e cereali, una storia millenaria
- tartufi, un legame con il sottosuolo
- formaggi, l’anima della pastorizia
I salumi: un’arte antica tra scienza e sapore
Tra i prodotti più celebri della Val Castoriana ci sono i salumi di Norcia, vere eccellenze gastronomiche conosciute in tutta Italia. Ma pochi sanno che la tradizione norcina affonda le sue radici negli insegnamenti dell’antica scuola di chirurgia dell’Abbazia di Sant’Eutizio, una delle più importanti d’Europa nel Medioevo. Fu proprio grazie alle conoscenze anatomiche e mediche dei monaci che nacquero tecniche di lavorazione e conservazione delle carni che, nel tempo, hanno dato vita a prodotti come il prosciutto IGP, il capocollo, la coppa e il guanciale. Un patrimonio di sapere e di gusto che ancora oggi caratterizza la cultura norcina e rende i suoi salumi unici.

Legumi e cereali: l’anima contadina della valle
Se i salumi raccontano una storia di maestria e tradizione, sono i legumi e i cereali a rappresentare il legame più profondo con la terra. La Val Castoriana è famosa per le sue lenticchie, le cicerchie e il farro, coltivati con pazienza e raccolti a mano, come si faceva un tempo. Questi prodotti sono i veri protagonisti della cucina contadina: nutrienti, semplici e versatili, capaci di trasformare un piatto umile in un’esperienza autentica. Zuppe, minestre e insalate di cereali raccontano la storia di una comunità che ha sempre tratto forza dalla terra e dalla stagionalità.
Formaggi: l’anima della pastorizia
In questa terra di pascoli e montagne, anche la pastorizia ha lasciato un segno profondo nella cultura gastronomica. I formaggi della Val Castoriana sono il frutto di un’antica tradizione casearia, legata alla transumanza e alla vita dei pastori che per secoli hanno condotto le greggi tra le alture e le valli. Pecorini freschi e stagionati, ricotte delicate e formaggi più intensi e saporiti raccontano una storia di latte profumato, di mungiture all’alba e di sapienza artigiana. La semplicità degli ingredienti – latte, sale, caglio – si trasforma in sapori autentici, capaci di evocare paesaggi di una bellezza silenziosa e senza tempo.
I tartufi: il tesoro nascosto del sottobosco
Tra i tesori più preziosi della Val Castoriana ci sono i tartufi, piccole gemme nascoste tra le radici degli alberi e i sentieri del bosco. Neri o bianchi, a seconda della stagione, i tartufi sono raccolti con cura dai tartufai insieme ai loro fedeli cani, in una danza antica fatta di intuizione, esperienza e rispetto per la natura. Il tartufo nero pregiato di Norcia, in particolare, è noto per il suo aroma intenso e avvolgente, capace di arricchire qualsiasi piatto, dal più semplice al più elaborato.
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La Val Castoriana è una terra che racconta, attraverso i suoi sapori, una storia di autenticità e di legame profondo con le proprie radici. Sedersi a tavola qui significa riscoprire la bellezza della cucina semplice e genuina, quella che si nutre di pochi ingredienti ma di grande qualità, e che sa trasformare ogni pasto in un momento di condivisione e di gioia. È un invito a rallentare, ad ascoltare il ritmo delle stagioni e a lasciarsi conquistare da una terra che ha ancora tanto da offrire.
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