“Le avventure di Guerrin Meschino” non è solo un romanzo cavalleresco: è un ponte tra epica e leggenda, tra Medioevo e modernità.
Ci racconta di un giovane che, partito senza nome, conquista identità e onore attraverso viaggi, pericoli e tentazioni. Ci parla di geografie reali e immaginarie, di popoli lontani e di grotte incantate proprio nel cuore dell’Appennino.
Per Norcia e i Monti Sibillini, questa storia è anche un patrimonio locale: il mito della Sibilla si intreccia con la narrazione di Guerrin, creando un legame unico tra letteratura e territorio.
Riscoprire oggi le sue avventure significa ritrovare un Medioevo vivo e sorprendente, dove la sete di conoscenza e il desiderio di verità erano la vera bussola dei viaggiatori. Guerrin Meschino, cavaliere “meschino” solo di nome, continua a ricordarci che ogni viaggio, reale o interiore, è in fondo la ricerca di noi stessi.